lunedì, luglio 03, 2006
Una breve storia a sfondo letterario avvenuta in ascensore

“A che piano va?” chiese un perfetto sconosciuto a un anziano signore appassionato di Sherlock Holmes.

“Al quarto…mentre lei si ferma al terzo, vero, Ingegner Dal Prà?”

“perché pensa che io sia l’Ingegner Dal Prà e che vado al terzo piano?” chiese lo sconosciuto tra lo stupito e l’infastidito.

“Quando l’ho sentita parlare ho colto un accento settentrionale, e prima di entrare nel palazzo ho notato che solo due cognomi erano sicuramente settentrionali: Dal Prà e Padoan. Ora, lei è elegantemente vestito, ha una valigetta e le esce dal taschino una penna stilografica, quindi è probabilmente un ingegnere, o un architetto. Prima di entrare, ho anche notato sulla targhetta del citofono l’intestazione Ingegner Dal Prà, mentre non c’era nessuna specificazione accanto al nome del Signor Padoan, che quindi non deve avere alcuno studio qui. Da ciò ho dedotto che lei deve essere l’Ingegner Dal Prà.”

“Bene…e perché dice che abito al terzo piano?”

“Lei è un ingegnere, avrà scelto con attenzione il piano dove vivere, e credo che si sia limitato a scegliere tra secondo e terzo, piani nobili, ma lei è giovane, avrà massimo trentacinque anni, e avrebbe fatto due piani a piedi senza problemi se la sua casa fosse stata al secondo. Per esclusione, lei deve abitare al terzo piano”, concluse orgogliosamente.

Lo sconosciuto, pur non chiamandosi affatto Dal Prà, pur non essendo ingegnere, e pur abitando al secondo piano, pigiò con calma il tasto bianco con inciso il numero tre, salutò l’emulo di Sherlock Holmes, complimentandosi per la sua arguzia, e scese una rampa di scale giocherellando con le sue chiavi di casa, contento di aver dato una soddisfazione all’anziano signore.

S.M.
 
Piccolo Fiocco di Valina at 13:59 | Permalink |


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