La mamma mi vuole portare per forza in ascensore. Io c’ho paura dell’ascensore. Cioè, non c’ho paura proprio dell’ascensore, mica sono un bambino pauroso, io. C’ho paura del mostro dell’ascensore, quello che sta sopra alla luce e aspetta solo che le porte si chiudono perché così può scendere dentro e farti a pezzetti piccoli e poi mangiarti. Ce la fa pure solo nel tempo di due o tre piani, e a me mi fa paura. Mica c’ho paura che mi mangia a me, no no, il mostro dell’ascensore non li mangia i bambini, dice che gli fanno solo venire più fame, lui si mangia solo i grandi. Comunque mia mamma dice che non esiste il mostro dell’ascensore e mi ci vuole portare per forza. Piango un po’, la mamma si arrabbia, dice ma guarda se alla tua età devi ancora fare queste storie. Quando stiamo dentro guardo subito verso la luce e lo so che sta lì, il mostro dell’ascensore, sento che ci sta guardando. Poi ecco la mamma che spinge il pulsante e io so già che succederà. E infatti. Appena le porte si chiudono il mostro dell’ascensore scende con le sue schifose zampette pelose, la bocca larga e piena di bava e comincia a fare a pezzetti la mia mamma. Io lo guardo mentre si prepara il pranzo, lo so che non posso fare niente ormai. Però c’avevo provato a dirglielo a mamma. Quando le porte si stanno per aprire il mostro dell’ascensore ormai ha finito di mangiare la mia mamma e con un salto se ne torna sopra alla luce. Io scendo dall’ascensore e me ne vado a cercare qualcuno che mi apra casa.
Chissà perché i grandi non danno mai retta a noi bambini.
a me invece avevano convinto che esistesse un "mostro della fiamma" e che questo uccidesse i bambini che si avvicinano alle prese di corrente...sto racconto mi ha segnato profondamente. E chi mi conosce può confermarlo :D
typher