Erano anni che sognava di trovare una ragazza così disinibita e fantasiosa. Quella volta aveva detto che gli avrebbe fatto vedere il paradiso in ascensore. Appena saliti lei prese l’iniziativa, gli calò i pantaloni e cominciò a sollazzarlo con il più dolce e appassionato sesso orale della sua vita.
Il dondolio dell’ascensore lo cullava spensierato in quegli attimi di pura goduria sessuale, le sensazioni si amplificavano in un rapido avvicinarsi al culmine del piacere, ispirate dalla visione della nuca di lei che ritmicamente si muoveva avanti e indietro.
Poi, all’improvviso, un campanello segnalò l’arrivo al piano e il piacere si interruppe bruscamente, sostituito dalla fretta di ricomporsi per scendere. Quanto avrebbe voluto non abitare al secondo piano…
Queste palazzine milanesi...
(E si. Controllo tutti i giorni il tuo blog, per questo sono quasi sempre il primo...)
:P